Identificazione dei diamanti

diamanti con lentino per identificazione

L'identificazione dei diamanti si basa sulle cosiddette 4 C, i quattro fattori che consentono di determinare il valore di un diamante. Le quattro C sono: Carato ("Carat", peso o massa), Taglio ("Cut"), Purezza ("Clarity") e Colore ("Colour"). Esaminiamoli più nel dettaglio.


Carato (peso o massa)


Il peso dei diamanti viene misurato in carati (ct). Un carato equivale esattamente a 0,2 grammi. Nel commercio viene utilizzata un'altra unità di misura: il punto, che equivale ad 1/100 di carato. Una pietra da 0,47 ct avrà dunque un peso di 47 punti o centesimi di carato. E' importante notare che a diamanti dallo stesso peso non corrisponde necessariamente lo stesso aspetto dimensionale.


Taglio


Per la valutazione di un diamante è di fondamentale importanza stabilire come la pietra sia stata tagliata e secondo quali proporzioni e simmetrie. Ciò che determina, infatti, l’ammontare di brillantezza, dispersione (fuoco) e scintillio d’un diamante, sono la scelta del tipo e della forma di taglio, la precisione nella sua esecuzione, i parametri proporzionali ed i dettagli nella finitura. Sta nella scelta e nell'abilità del tagliatore l'evidenziazione del colore e della purezza di un diamante. Il tagliatore dovrà tenere conto della forma del grezzo, del taglio che vuole ottenere, le proporzioni del taglio, la simmetria. In base alla qualità del taglio è possibile suddividere i diamanti in tre categorie: "very good" (simmetria/proporzioni perfette o con irrilevanti difetti); "good" (simmetria/proporzioni inferiore); "poor" (scadente, con difetti più grandi e/o numerosi).


Purezza


La presenza di caratteristiche interne ed esterne in un diamante è un fatto comune, a causa delle condizioni di formazione in cui essi si sono formati. Attraverso l'analisi di queste caratteristiche il gemmologo può identificare ogni singola pietra ed essere facilitato nella separazione del naturale dal sintetico.

Le due tipologie di caratteristiche di purezza sono le inclusioni (o caratteristiche interne) e le caratteristiche esterne. Per poter classificare il grado di purezza di un diamante vanno analizzate il numero, la dimensione e la posizione di tutte le caratteristiche interne ed esterne presenti.

Nei certificati la purezza viene indicata attraverso una sigla secondo la Diamond Clarity Scale. I diamanti classificati come I.F. sono "internamente puri", i diamanti Vvs1 e Vvs2 sono "molto molto leggermente inclusi", i diamanti Vs1 e Vs2 sono "molto leggermente inclusi", i diamanti Si1 e Si2 sono "leggermente inclusi", mentre quelli classificati come P1, P2 e P3 sono inclusi.


Colore


La maggior parte dei diamanti utilizzati in gioielleria variano dall'incolore a tinte visivamente sul giallo o sul marrone.

La determinazione del grado di colore corretto viene effettuata comparando il diamante oggetto d'esame ad una serie di pietre di paragone internazionalmente accettata.

Il grado del colore, secondo la Diamond Color Scale, viene rappresentato da una lettera. I diamanti dalla lettera D alla F sono classificati come "incolori", quelli dalla G alla J come "quasi incolori", quelli dalla K alla M come "leggermente tinti", quelli dalla N alla R come "molto chiari", mentre dalla S alla Z sono classificati come "chiari". Oltre la Z il diamante si classifica come "Fancy color".